Un nuovo studio (Myran DT et all . 04.02.2025) di enormi proporzioni condotto in Ontario, Canada, e appena pubblicato su JAMA Network Open ha analizzato il legame tra il consumo di cannabis e insorgenza di schizofrenia. I risultati mostrano un incremento significativo dei nuovi casi di schizofrenia dopo la legalizzazione della cannabis per uso ricreativo.
I numeri dello studio:
Analizzati i dati di oltre 13,5 milioni di persone di età compresa tra 14 e 65 anni.
Studio condotto dal 2006 al 2022.
Prima della legalizzazione, circa il 4% dei nuovi casi di schizofrenia era associato al disturbo da uso di cannabis.
Dopo la legalizzazione, questa percentuale è salita al 10%, indicando un aumento rilevante e significativo.
Cosa significa questo?
Con la legalizzazione, l’uso di cannabis è aumentato, così come la potenza del THC nei prodotti disponibili.
La crescita dei casi di schizofrenia è stata associata al maggior uso di cannabis dopo la legalizzazione ed è più marcata tra i giovani uomini, una fascia particolarmente vulnerabile.
Questi dati evidenziano importanti problemi di salute pubblica conseguenti alla legalizzazione della cannabis, sebbene qualcuno ipotizzi che possa ridurre problemi legati al mercato illegale (cosa non dimostrata), ha invece conseguenze negative ed importanti sulla salute mentale, soprattutto nei soggetti più vulnerabili.
(ndr) L’uso frequente di cannabis può portare, oltre a vari disturbi cognitivi e fisici, anche a dipendenza che incrementa ulteriormente il rischio di disturbi mentali. Tale condizione può essere curata utilizzando come terapia complementare di successo la TMS.
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